Storia di San Pietroburgo

Storia di San Pietroburgo

Situata nel nord-est d'Europa e conosciuta come la “Venezia del nord”, San Pietroburgo è la seconda città più importante di tutta la Russia, sia dal punto di vista culturale che demografico. Scopri qui la sua storia.

Origini di San Pietroburgo

San Pietroburgo fu fondata nel 1703 sotto il regno di Pietro il Grande, con l'obiettivo di creare una città che facesse da "ponte" tra Russia ed Europa, un luogo che avrebbe avuto una grande forza politica ed economica.  

Situata in una posizione strategica dal punto di vista commerciale, San Pietroburgo è stata oggetto di contesa tra Russia e Svezia, che combatterono la famosa "guerra del nord" proprio sullo sfondo di questa città. 

L'appellativo di “Venezia del nord” viene proprio da quest'epoca, quando si cominciò a costruire la città e si prese come punto di riferimento l'urbe italiana. Pietro I in persona studiò le piante della città e decretò la creazione di canali ispirati a questa ed altre grandi città Europee, come Amsterdam.

Negli anni successivi, furono costruite moschee, chiese e palazzi imperiali all'altezza dei grandi centri urbani e culturali del resto del mondo, e nel 1738, San Pietroburgo fu anche sede della prima scuola russa di danza classica, oltre che della prima filarmonica e del primo conservatorio russo di musica. 

San Pietroburgo diventa capitale

Nel 1712, la capitale del paese fu trasferita da Mosca a San Pietroburgo, cosa che determinò l'ingresso di maggiori entrate e attirò molti visitatori dalla Russia e da altri paesi d'Europa. 

Questo, però, non fu l'unico cambiamento che avrebbe interessato al città durante la sua storia: l'avremmo vista cambiare nome numerose volte.

Il primo nome della città fu Pietrogrado, ovvero “La città di Pietro”, in onore al suo fondatore, Pietro il Grande. Più tardi, dopo aver perso il suo status di capitale, divenne Leningrado in onore di Vladimir Lenin. Fu solo nel 1991 che la città acquisì il nome di San Pietroburgo in modo definitivo, ad eccezione del 9 maggio, quando la città torna a chiamarsi Leningrado in memoria dell'assedio.

La città rivoluzionaria

Nei secoli, San Pietroburgo è stata l'epicentro di varie rivoluzioni che avrebbero cambiato le sorti di tutta la Russia, avanguardia dei principali movimenti sociali e politici del XX secolo

La prima rivoluzione ebbe luogo nel 1905, l'anno della cosiddetta "Domenica di sangue", con la morte di molti lavoratori e agricoltori avvenuta per mano della guardia imperiale dello Zar. Tutte le rivolte e le insurrezioni successive condussero all'ideazione del manifesto del 1906 e alla proclamazione del nuovo Zar come capo supremo e con pieni poteri.

Nel 1917, a causa della pessima situazione bellica del paese e alle continue umiliazioni a cui erano sottomessi i soldati sovietici, nel mese di febbraio si verificò uno sciopero operaio che paralizzò l'intera città, che a quel tempo si chiamava Pietrogrado. 

Tutto ciò provocò l'inizio di una rivoluzione nella quale il partito bolscevico sarebbe stato il protagonista indiscusso. Venne formato un governo provvisorio e fu fondato il Soviet di Pietrogrado che, insieme a quello di Mosca, era uno dei più importanti del paese.

Il 25 ottobre, avvenne la famosa "Presa del Palazzo d'Inverno”; una vera vittoria per il partito bolscevico che portò alla cattura e all'arresto di vari leader del governo.

Il partito di Lenin finì con l'essere il gruppo con più forza e influenza della città e, ben presto, il peso della vittoria bolscevica condusse allo scoppio della Guerra Civile Russa, che durò fino al 1923.   

Nel 1918, la capitale della Russia tornò ad essere Mosca e, nel 1924, San Pietroburgo cambiò il suo nome in Leningrado, in onore del leader delle rivolte sociali del movimento bolscevico, Vladimir Lenin.

In seguito alla morte del leader e alla salita al potere di Iosif Stalin, nel 1927, la città divenne il fulcro del cosiddetto piano quinquennale di industrializzazione forzata inaugurato un anno più tardi, nel 1928.

Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il grande nemico della Russia, la Germania, cominciò l'assedio di San Pietroburgo. Furono anni molto duri della storia della città, durante i quali la popolazione soffrì la fame a causa del blocco tedesco dei beni di prima necessità. 

La liberazione della città dal giogo dei tedeschi fu raggiunta nel 1944 grazie all'intervento dell'esecito russo a seguito dell'indebolimento dei tedeschi dopo tre anni di lotte.  

Dopo questi avvenimenti, nel 1945, fu riconosciuto a San Pietroburgo il titolo di "città eroica".

Dagli anni '90 fino ai giorni nostri

Nell'anno 1991, poco dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, più del 50% dei cittadini si espresse democraticamente a favore di restituire alla città il suo nome originale: San Pietroburgo.

Oggi, San Pietroburgo è la seconda città più importante della Russia, essendo uno dei centri culturali più importanti del paese grazie alla presenza del prestigioso Ermitage.

Recentemente, la città e alcuni dei suoi monumenti sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.